[MT]Jon Ronson – L’uomo che fissa le capre[Ebook-Ita-Pdf-Scienza Politica]

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Titolo originale: The Men Who Stare at Goats
Titolo italiano: L'uomo che fissa le capre
Autore: Jon Ronson
Anno di prima pubblicazione: 19 novembre 2004
Anno di pubblicazione: 2009
Traduttore: Saulini F.
Pagine: 266
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Reparto: Politica
Genere : Scienza politica






Jon Ronson nato a Cardiff il 10 maggio 1967 è giornalista, autore, regista di documentari e presentatore radiofonico. I suoi articoli sono apparsi su giornali britannici come il quotidiano The Guardian e la rivista Time Out. Ha girato alcuni documentari per la televisione e due serie documentaristiche per Channel 4. Il suo stile cinico e ironico incorpora alcuni aspetti del Gonzo journalism (creato dallo scrittore e giornalista Hunter S. Thompson).
I suoi articoli e i suoi racconti offrono spesso il dettaglio del processo di raccolta delle informazioni e lo stesso Ronson è generalmente ben visibile nei suoi articoli come personaggio.
I giornalisti Louis Theroux , John Safran e Harmon Leon citano Ronson come fonte d'ispirazione. Egli è un sostenitore distinto della British Humanist Association .
In Italia sono stati pubblicati due suoi libri: L'uomo che fissa le capre (Einaudi, 2009) e Loro- I padroni segreti del mondo (Fazi, 2003).





* What I Do: More True Tales Of Everyday Craziness (Paperback - Picador/Guardian Books - November 2, 2007)
* Out of the Ordinary: True Tales Of Everyday Craziness (Paperback - Picador/Guardian Books - November 3, 2006)
* The Men Who Stare at Goats (Hardcover - Picador - November 19, 2004)
* Them: Adventures with Extremists (Hardcover - Picador, 2001)
* Clubbed Class (Hardcover - Pavilion Books Ltd - October 27, 1994)


Documentaries

* The Ronson Mission (1994) BBC 2
* New York To California: A Great British Odyssey (1996) Channel 4
* Hotel Auschwitz (1996) BBC Radio 4
* Tottenham Ayatollah (1997) Channel 4
* Critical Condition (1997) Channel 4
* Dr Paisley, I Presume (1998) Channel 4
* New Klan (1999) Channel 4
* Secret Rulers of the World (2001) Channel 4
* The Double Life of Jonathan King (2002) Channel 4
* Kidneys for Jesus (2003) Channel 4
* I Am, Unfortunately, Randy Newman (2004) Channel 4
* Crazy Rulers of the World (2004) Channel 4
* Death in Santaland (2007) More 4.
* Reverend Death (2008) Channel 4 about George Exoo, an advocate of euthanasia.
* Stanley Kubrick's Boxes (2008)
* Revelations (2009)




Un gregge di capre è chiuso in un centro di comando delle forze speciali americane, le truppe le fissano cercando di stordirle con gli occhi. Soldati americani cantano al nemico canzoncine per bambini. Il direttore dei servizi segreti militari statunitensi si lancia contro un muro convinto di poterlo attraversare, e si spacca il naso. Jon Ronson ricostruisce la storia vera delle incredibili attività tuttora praticate dalla Sicurezza Interna americana, svelando gli aspetti più sconcertanti del conflitto made in Usa in un libro tanto esilarante quanto agghiacciante. Dopo la traumatica esperienza in Vietnam, il colonello Jim Channon propose al Pentagono di rivoluzionare l'esercito americano attraverso il suo Manuale del Primo Battaglione Terra: un testo new age che sostituiva i classici strumenti bellici di istruzione e morte con espedienti piú etici. Musiche ambient per placare gli animi del nemico, agnellini per sciogliergli il cuore, schiuma appiccicosa immobilizzante, strumenti divinatori, manipolazione psichica. Gli uomini di Channon erano certi di poter attraversare i muri o di uccidere con la sola forza dello sguardo. E facevano sul serio. Tanto che le loro tecniche sono state impiegate dopo l'11 Settembre nella guerra al Terrore. Un reportage documentato e, al tempo stesso, comico sull'esercito e l'intelligence americani.

Incipit

:
Capitolo uno
Il generale
Questa è una storia vera. È l'estate del 1983: il generale di divisione Albert Stubblebine III è seduto alla scrivania nel suo ufficio di Arlington, in Virginia, e fissa la parete alla quale sono appese numerose onorificenze, testimoni di una lunga e onorata carriera. Il generale Stubblebine è il capo dei servizi segreti militari americani; ha sedicimila uomini al suo comando. Dirige i servizi di intelligence che intercettano le comunicazioni, analizzano le fotografie aeree e satellitari, studiano armi ed equipaggiamenti in uso presso gli eserciti stranieri; comanda numerose unità di controspionaggio, e le unità segrete di spionaggio militare sparse in tutto il mondo. Sarebbero di sua competenza anche gli interrogatori dei prigionieri di guerra, ma siamo nel 1983, e l'unica guerra è quella fredda. Il generale punta lo sguardo al di là delle onorificenze e contempla la parete. C'è qualcosa che sente di dover fare, anche se il solo pensiero lo spaventa. Davanti a sé ha un dilemma: restare nel suo ufficio, oppure andare in quello accanto. Sta a lui scegliere, e ormai ha deciso. Andrà nell'ufficio accanto. Il generale Stubblebine somiglia parecchio a Lee Marvin. Negli ambienti dell'intelligence militare si mormora che sia suo fratello gemello. Il volto dai tratti marcati è stranamente immobile, come la fotografia di un territorio montuoso scattata dall'alto, da uno dei suoi aerei spia. Lo sguardo irrequieto e gentile sembra voler compensare l'inerzia del viso. In realtà lui e Lee Marvin non sono neanche parenti, ma al generale piace che la voce circoli, perché una certa aura di mistero aiuta a fare carriera nell'intelligence. Il suo lavoro consiste nell'esaminare le informazioni raccolte dai suoi uomini e nel comunicare le sue valutazioni al vicedirettore della Cia e al Capo di stato maggiore dell'esercito, i quali a loro volta le trasmetteranno alla Casa Bianca. Stubblebine comanda truppe a Panama, in Giappone, alle Hawaii e in tutta Europa. Date le sue responsabilità, si rende conto che dovrebbe avere un uomo fidato al suo fianco, nel caso qualcosa andasse storto durante il viaggio verso l'ufficio accanto. Tuttavia decide di non chiamare il suo assistente, il sergente maggiore George Howell. È un'impresa che sente di dover affrontare da solo. – Sono pronto? – si domanda. – Sì, sono pronto. Si alza, aggira la scrivania e continua a camminare. – Dopotutto, – pensa fra sé e sé, – di cosa sono fatti essenzialmente gli atomi? Di spazio! Affretta il passo. – E di cosa è fatto essenzialmente il mio corpo? Di atomi! Ormai sta quasi correndo. – E di cosa è fatto essenzialmente il muro? Di atomi! Dunque non devo fare altro che fondere gli spazi. Il muro è un'illusione. E che cos'è il destino? Sono forse destinato a rimanere per sempre in questa stanza? Ah, no! Il generale Stubblebine picchia violentemente il naso contro la parete del suo ufficio. – Accidenti! – pensa.





L’uomo che fissa le capre è un’inchiesta documentatissima sull’utilizzo di tecniche “psichiche” nell’esercito americano e, allo stesso tempo, il racconto dell’inchiesta stessa. L’umorismo è inevitabile – ma molto ben dosato - in una storia che descrive i tentativi ridicoli di mescolare pratiche New Age con le tecniche di combattimento, nelle interviste a ufficiali in congedo che ci credevano davvero, e che hanno trovato di volta in volta sponda (e finanziamenti) ai piani alti della gerarchia militare.
Ma sotto una superficie folkloristica c’è molto di più. C’è la storia di come alcune delle idee più strampalate siano state sperimentate, e siano utilizzate oggi nel condurre la “Guerra al Terrore”. Potrebbe sembrare, a prima vista, la solita teoria del complotto, con la CIA cattiva che cerca di controllare il pensiero dei buoni cittadini con metodi complicatissimi e segreti. Ma non è così, anzi: l’autore qui è totalmente scettico, non cerca affatto di spacciare per vero che questi metodi possano funzionare. Ma è già sufficientemente incredibile che ci abbiano provato.
Scrive Jon Ronson: “Secondo me, credere che un governo bombardasse i propri cittadini con suoni subliminali e ne alterasse a distanza gli stati d’animo equivaleva a credere che ci fossero degli Ufo nascosti negli hangar militari, e che i capi delle principali nazioni della Terra fossero in realtà dei lucertoloni a dodici zampe“.
Questo non vuol dire però che qualcuno, anche ai vertici delle istituzioni militari, non ci abbia creduto: dei pazzi, certamente. Ma dei pazzi con un sacco di soldi e la possibilità di fare quel che gli girava: ”Occorre ricordare che i pazzi non vengono sempre allo scoperto. A volte restano ben nascosti all’interno delle strutture. Neanche il più fantasioso teorico della cospirazione avrebbe mai pensato di inventarsi una squadra specializzata di soldati delle Forze speciali e alti papaveri dell’esercito che si esercitasse segretamente a passare attraverso i muri e uccidere le capre con lo sguardo“.
Tra questi pazzi, il più notabile è senz’altro il colonnello Jim Channon, autore del Manuale Primo Battaglione Terra, contenente le linee guida per una rifondazione dell’esercito americano su basi New Age. Una follia, senza dubbio. Ma una follia tutt’altro che priva di effetti reali: nel capitolo Il lato oscuro Jon Ronson produce le testimonianze secondo cui le torture del carcere di Abu Ghraib (quello della soldatessa americana Lynddie England fotografata mentre porta in giro al guinzaglio dei prigionieri iracheni) non fossero che applicazioni di teorie originate da quel manuale, naturalmente distorte.
In conclusione, spiega Ronson, “Io credo che l’argomento principale di questo libro sia il mutare delle relazioni fra le idee di Jim Channon e le forze armate nel loro complesso.
Forse le cose sono andate così: alla fine degli anni Settanta, reduce dal trauma subito in Vietnam, Jim ha cercato conforto nel movimento per lo sviluppo del potenziale umano che stava nascendo in California. Poi ha riproposto le sue idee negli ambienti militari, e ha trovato rispondenza in qualche pezzo grosso che non si era mai considerato un seguace dei gruppi New Age, ma che in quel clima di depressione post-Vietnam era disposto ad accettare qualsiasi cosa.
Nei decenni successivi l’esercito, che in quanto esercito potrà anche perdere il pelo ma di certo non il vizio, ha riacquistato vigore: allora si è reso conto che alcune delle idee contenute nel Manuale di Jim potevano essere utilizzate per fare a pezzi la gente, invece che per farla sentire meglio. Sono idee che sopravvivono ancor oggi, ai tempi della guerra al Terrore.”
Non conosco le idee politiche di Jon Ronson . A occhio e croce credo sia un progressista, non penso sia un socialista rivoluzionario. Quel che ho trovato agghiacciante nel suo racconto – e penso che in fondo questo fosse l’obiettivo della sua inchiesta - è l’idea di totale disinteresse per la vita umana da parte dell’esercito, e quindi del Governo americano, che traspare un po’ da ogni pagina.
Non è soltanto questo o quell’episodio, è proprio la sistematicità con cui gli uomini – perfino gli stessi ufficiali! – vengono descritti come cavie di esperimenti approssimativi e potenzialmente letali, condotti allo scopo di riprodurre le tecniche più “efficaci” nell’uso quotidiano della guerra. Né più né meno degli esperimenti di Mengele nei campi nazisti.
E forse più agghiacciante di tutto è il modo in cui questo comportamento è nascosto non tanto con il segreto, quanto con la normalizzazione e l’assuefazione. La maggior parte dei dati e dei documenti citati da Ronson si trovano facilmente su internet. Uno penserebbe che sapere come operano l’esercito e i servizi dovrebbe essere sufficiente a scatenare una rivoluzione, ma non è così: “Fanno credere alla gente di sapere cose che non sa, alimentano una sottospecie di disincanto, un cinismo di superficie che in realtà è soltanto un sottile strato di copertura, sotto il quale la gente non è affatto cinica. Non è che la gente non si interessi: è che si interessa nella maniera sbagliata” – spiega l’intervistato Eric Olson in un passo.
Molto più di documentari cospirazionisti tipo Zeitgeist, libri come questo servono a levare il disincanto e ad aprire gli occhi: leggetelo.


Dal libro è stato tratto l’omonimo film, diretto da Grant Heslov.
Con: Jeff Bridges, George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor, Robert Patrick, Stephen Root, Stephen Lang, Terry Serpico, Glenn Morshower, Rebecca Mader, Nick Offerman


Titolo originale: The Men Who Stare at Goats
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Commedia
Durata: 90'
Produzione: BBC Films, Smoke House
Data di uscita: Venezia 2009 - 06 Novembre 2009 (cinema)



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