Depeche Mode - The Exciter Tour 2001 [1DvD9 + 1 DvD5 ENG Dolby Digital 5.1]

Depeche Mode - The Exciter Tour 2001 [1DvD9 + 1 DvD5 ENG Dolby Digital 5.1] [Tntvillage.Scambioetico]

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[font=Impact]DEPECHE MODE - THE EXCITER TOUR 2001 - ONE NIGHT IN PARIS[/font]



[font=Impact]A Live DVD By Anton Corbijn[/font]

[font=Impact]..:INFO DVD:..[/font]

Title: Depeche Mode ~ The Exciter Tour 2001 ~ One Night In Paris
Years: 2002
Diretto Da: Anton Corbijn
Genre: Pop/Rock
Production: EMI/MUTE Records
Audio: ENG Dolgy Digital 5.1
Subs: German, French, English, Italian, Spanish and Jappo
Picture Format: PAL 16:9 Anamorphic
Durata Concerto: 1H 57Min
Durata Extra: 70min circa
Compression: Copia 1:1

[font=Impact]..:EXTRA:..[/font]
1. The Preparing
2. The Photographing
3. The Waiting
4. The Talking
5. The Screening
6. Sister Of Night Bonus Track
7. The Choosing (Scegli il controllo di 3 differenti angolazione della telecamera)
8. The Subtitling

[font=Impact]..:THE CONCERT:..[/font]

01. Dream On (Guitar Intro)
02. The Dead Of Night
03. The Sweetest Condition
04. Halo
05. Walking In My Shoes
06. Dream On
07. When The Body Speaks
08. Waiting For The Night
09. It Doesn't Matter Two
10. Breathe
11. Freelove
12. Enjoy The Silence
13. I Feel You
14. In Your Room
15. It's No Good
16. Personal Jesus
17. Home
18. Condemnation
19. Black Celebration
20. Never Let Me Down Again



Splendido, ancora una volta splendido. Passano gli anni e i Depeche Mode non sembrano risentirne affatto; al contrario, dal ritorno nel 1997 con "Ultra" e col tour mondiale dell'Years successivo per promuovere la raccolta "The Singles 1986-88", la band sembra vivere un periodo di seconda giovinezza, che ha consentito loro di aggiungere due ulteriori, magnifici tasselli alla propria discografia e registrare quella che fino ad oggi è la loro migliore esibizione dal vivo ad esser stata immortalata su supporto digitale. Stiamo parlando proprio di quella contenuta in questo doppio DVD.
Registrata nel 2001 presso lo stracolmo Palais Omnisports di Paris Bercy (16.000 spettatori paganti), "One Night in Paris" è stato realizzato sotto l'accurata direzione artistica e regia dell'olandese Anton Corbijn, che festeggia l'ultradecennale collaborazione con la band realizzando un DVD di altissima qualità, perfetto sotto ogni aspetto.

Il pubblico parigino freme, ed ecco entrare prima Fletch e i sessionist e infine Martin, che esegue un'intro strumentale sul tema dell'ultima hit "Dream on", un preambolo gradito a cui segue l'ingresso a dir poco trionfale di Dave Gahan, che già inizia a scalpitare come un ossesso: il pubblico sembra proprio quello adatto per dare alla band le migliori soddisfazioni, e l'impressione è confermata dalla risposta entusiasta alle note di "The Dead of Night", il brano più cattivo presente nell'ultimo "Exciter", album semplicemente splendido che i fan di nuova e vecchia data hYears amato fin da subito.
Si succede poi una sequenza di brani capolavoro dal nuovo e dal vecchio repertorio: la sensuale "The Sweetest Condition", le mitiche "Halo" e "Walking in my Shoes" e la versione completa di "Dream on" mandano letteralmente in delirio il pubblico parigino e noi con loro, perché l'ottima regia non si perde un momento clou ma anche la qualità audio e video è semplicemente magnifica e ci fa letteralmente immedesimare con quei fortunati. Basta solo aggiungere un frontman scatenato e carismatico come Dave e il gioco è fatto!
Le successive cinque canzoni rallentano il ritmo facendo leva sulle proprie incredibili atmosfere: le doti vocali Gahan col passare degli anni e la rinuncia ai vecchi abusi sono migliorate parecchio e riesce ad emozionarci e catturare tutta la nostra attenzione con le versioni proposte della dolcissima "When the Body speaks" e della notturna "Waiting for the Night" - che con mia sorpresa sembra esser stato il brano più apprezzato dal pubblico; è finalmente il turno di Martin Gore alle vocals per la riproposizione delle romantiche "It doesn't matter Two", dal vecchio "Black Celebration", e "Breathe" sempe da Exciter. Dave torna alle vocals per quello che è stato indubbiamente uno dei brani più amati dell'ultimo album dei Depeche Mode, quella dolce e sensualissima "Freelove" intinta di atmosfere soul, nella quale spiccano le doti delle due coriste Jordan Bailey e Georgia Lewis. Semplicemente lodevoli sono le spettacolari immagini e giochi di luce con cui Corbijn e la sua troupe descrivono visualmente ogni singola canzone, a sottolineare come la band si distingua anche per la cura minuziosa dell'aspetto visivo, per garantire un'esperienza totale a chi assista ai suoi concerti.
Da questo momento in poi la band ripropone solo i suoi vecchi classici, e il delirio inizia con "Enjoy the Silence", forse il loro brano più amato in assoluto, per proseguire con le immortali "I feel you" e "In your room" ("Zephyr mix", la versione del single quindi) , la divertente "It's no good" e una conclusione in grande stile con una perfetta riproposizione di "Personal Jesus". Ma come, finisce già? Ovviamente no, la band esce ma rientra subito per una serie di encore da brivido.
Ed ecco che Martin esegue una perfetta versione della struggente "Home", per poi cedere il microfono a Dave per "Condemnation", riproposta forse in onore degli ospiti nella versione "Paris mix" e per due dei loro ultimi classici anni '80, vale a dire "Black Celebration" e una riproposizione extended di "Never let me down again" sulla falsariga di quella presente nel live "101" che strappa le ultime energie al pubblico e conclude con un trionfo e un sorriso di soddisfazione totale queste due ore di concerto.



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