SCHOENBERG - Un sopravvissuto di Varsavia [Mp3 192Kbps] [Tntvillage]
- CategoryMusic
- TypeMP3
- LanguageItalian
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UN SOPRAVVISSUTO DI VARSAVIA
di Arnold Schönberg
di Op.46
::-> DATI <-::
Autore: Arnold Schoenberg
Titolo: Un Sopravvissuto di Varsavia
Genere: Oratorio per voce recitante, coro maschile ed orchestra op.46
Anno: 1947
Esecutori:
Moni Ovadia, voce narrante (e traduzione)
Orchestra e Coro del Teatro Alla Scala di Milano
Riccardo Abbado, direttore
::-> AUTORE <-::
Nasce nel 1874 a Vienna. Figlio di un commerciante di origine ebraica, inizia i suoi studi musicali in maniera praticamente autonoma, aiutato dalla madre. Gli unici insegnamenti di livello gli furono dati da Alexander von Zemlinsky sino al 1900.
È del 1899 uno dei suoi brani più famosi, Verklärte Nacht op.4 (Notte trasfigurata). In esso, nell'ambito di una orchestrazione di fitta tessitura delle parti, l'armonia di evidente ispirazione wagneriana è portata ad una estrema quanto magistrale elaborazione, fino ai limiti possibili della tonalità.
Nel 1901 si trasferisce a Berlino ed ottiene, per l'interessamento di Richard Strauss, l'insegnamento al Conservatorio Stern, ritorna di nuovo a Vienna due anni dopo,costituisce un'Associazione di Musicisti il cui presidente onorario fu Mahler; compone nel frattempo il poema sinfonico Pelleas und Melisande op. 3 del 1903, cui seguiranno il monodramma Erwartung op. 17 (L'attesa) del 1909 su testo della scrittrice Maria Pappenheim e Die Gluckliche Hand op.18 (La mano felice), composto tra il 1909 e il 1913 su testo dello stesso Schoenberg. Successivamente vengono composti i lavori Jackobsleiter del 1915, un oratorio che non fu mai portato a termine definitivamente come successe per altre opere successive tra cui l'opera Moses und Aron, la Sinfonia - Danza di morte dei principi.
Altra composizione di rilievo è il "melodram" (melologo) Pierrot Lunaire del 1912, considerato il manifesto dell' Espressionismo musicale ed indicata questa data, da alcuni, come nascita della atonalità. In questa opera l'autore realizzò le sue teorie: la crisi dell'uomo come soggetto immerso nell'alienazione della società non poteva essere descritta con il tradizionale canto melodico che venne sostituito con lo Sprechgesang cioè con il canto parlato; altre sue opere sono i Cinque pezzi per pianoforte op.23, la Serenade op. 24, la Suite fur Klavier op. 25 risalente al 1923 e che viene citata, da diversi altri musicisti amici del compositore, come la prima opera dodecafonica del maestro; del 1924 è il Quintetto op. 26 per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e corno, diviso in quattro tempi nella tipica forma: allegro, scherzo, adagio e rondò; nel 1925 è insegnante di composizione all'Akademia Der Kunst di Berlino, cattedra prestigiosa che fu anche di Ferruccio Busoni, morto qualche anno prima; compone per coro misto i Vier Stuke op. 27 e i Drei Satiren op. 28, tre satire indirizzate a coloro che volevano un ritorno del neo-classicismo e pubblicate nel 1926. Schonberg era contrario al romanticismo, come fu contrario a Wagner.
Ancora dello stesso periodo la Suite op.29 in quattro movimenti (ouverture, passi di danza, tema con variazioni e giga), durata della composizione circa 20 minuti; il Quartetto per archi op.30, suddiviso in: allegro, scherzo, adagio e rondò; le Variazioni per orchestra op. 31, completate nel 1928 e suddivise in quattro tempi come una sonata; l'opera Dall'oggi al domani (Von Heute auf Morgen op. 32), iniziata a fine anno 1928 e terminata agli inizi di gennaio 1929 su un testo scritto dalla sua seconda moglie Gertrud Kolisch Schonberg, allestita completamente dallo stesso compositore e ambientata in una camera da letto, avendo come protagonisti: un marito (baritono), moglie (soprano) e poi un'amica (soprano), un cantante (tenore) e un bambino (che parla soltanto) e che si aggiungono sul finire della scena. La prima rappresentazione avviene all'Opera di Francoforte nel 1930 per poi essere replicata, sotto la direzione del maestro anche alla radio a Berlino nello stesso anno. E questa sembra essere l'ultima opera notevole di Schonberg, oltre a Klavierstuck op. 33a e 33b prima dell'esilio a Parigi e subito dopo negli Stati Uniti avvenuto nel 1933 a seguito dell'avvento al potere di Hitler.
Si stabilisce definitivamente a Los Angeles ove prenderà il posto di direttore musicale nella Università della California. Nel 1934 compone una Suite in sol per archi e nel 1943 un Tema e variazioni in sol minore per fiati. Inoltre da non dimenticare l'Ode a Napoleone op. 41 su di un lavoro del poeta inglese George Byron, il Concerto per piano e orchestra op. 42, la Kammersymphonie op. 9, i Drei Volkslieder op. 49, il De Profundis op. 50 b, i Moderner Psalm op. 50 c, il Concerto per violoncello e orchestra, 11 Canoni, Nachwlander per voce e strumenti, Galatea per voce e pianoforte, Due preludi corali di Bach. Di notevole interesse, dal punto di vista della tecnica dodecafonica, sono i Three Songs op.48 (Sommermund, Tot, Mädchenlied), su versi del poeta Jakob Haringer (1883-1948).
Nel 1947 compone Ein Überlebender aus Warschau (in italiano: Un sopravvissuto a Varsavia), citato come "il più grande monumento che la musica abbia mai dedicato all'Olocausto".
Molti furono i testi musicati da Schoenberg, alcuni scritti di proprio pugno altri tratti da autori molto noti dell'Ottocento tra cui il famoso Friedrich Nietzsche e il poeta Stefan George. Numerose furono anche le trascrizioni ed i pezzi strumentati da Schoenberg di opere di alcuni musicisti di epoche diverse come: Johannes Brahms, Johann Sebastian Bach, Johann Strauss,Ferruccio Busoni, Georg Mathias Monn. Scrisse ancora un'opera teatrale in tre atti, il dramma Die Bibliche Welg, ambientata in Europa e la Palestina, avendo come protagonista la figura di un uomo di nome Max Aruns.
I suoi migliori allievi, tutti della Scuola Musicale di Vienna, nonché amici furono: Anton Webern, Alban Berg e Ervin Stein che, per primo, pubblicò il manifesto della musica dodecafonica. Senza dimenticare l'affetto che lo ha legato a Gustav Mahler cui dedicò l'Harmonielehre (Manuale di armonia) e al pittore Vassilij Vasil'Evic Kandiskij negli anni della sua maggiore produzione musicale. Numerosi sono i trattati scritti su Schonberg e sulla sua opera e molti altri ne verranno scritti per comprendere la grandezza dell'uomo e della sua grandissima eredità musicale che ha lasciato nel secolo appena trascorso.
::-> SCHEDA TECNICA <-::
General
Complete name : SCHOENBERG - Un Sopravvissuto Di Varsavia Op 46 Per Voce Recitante, Coro Maschile E Orchestra.mp3
Format : MPEG Audio
File size : 10.5 MiB
Duration : 7mn 37s
Overall bit rate : 192 Kbps
Performer : Schönberg
Genre : Classical
Audio
Format : MPEG Audio
Format version : Version 1
Format profile : Layer 3
Format_Settings_Mode : Joint stereo
Duration : 7mn 37s
Bit rate mode : Constant
Bit rate : 192 Kbps
Channel(s) : 2 channels
Sampling rate : 44.1 KHz
Stream size : 10.5 MiB (100%)
Files:
- SCHOENBERG - Un Sopravvissuto Di Varsavia Op 46 Per Voce Recitante, Coro Maschile E Orchestra.mp3 (10.5 MB)