[Mp3-Ita] Bernardo Strozzi - Il Barocco a Genova [TNT-Village]

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Bernardo Strozzi

Il Barocco a Genova





Puntata 12 - 28 giugno 2010
Durata: 29'15"

Bernardo Strozzi è stato uno dei maggiori protagonisti della vivace stagione del Barocco genovese. Nato nel 1581, si formò dapprima presso un pittore locale, quindi passò alla bottega di Pietro Sorri, manierista senese trasferitosi a Genova, ed ebbe modo di studiare l'arte dei maestri toscani attivi a Genova. Trovò quindi diversi spunti nell'arte dei grandi pittori dei primi anni del tempo: Barocci, Caravaggio, Gentileschi, Rubens, Van Dyck. La sua è un'arte originale perché parte da un ambito locale e riesce a fondere suggestioni di diverse provenienze (nel 1630, tra l'altro, Bernardo Strozzi si trasferì a Venezia e la sua arte ne risentì). È considerato anche come uno dei più importanti pittori di genere del Seicento.



L'opera






Davide con la testa di Golia (particolare),
1636 circa; olio su tela, 154 x 119 cm;
Cincinnati, Cincinnati Art Museum.



Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino o il Prete genovese (Genova, 1581 – Venezia, 2 agosto 1644), è stato un religioso e pittore italiano del Seicento. È considerato uno dei più importanti e prolifici artisti del barocco italiano. La sua opera si è ispirata inizialmente alla scuola pittorica toscana per risentire, successivamente, delle influenze di artisti lombardi e fiamminghi, sia pure restituite in una matrice comune reinterpretata con personale visione. La sua cifra stilistica è stata caratterizzata inizialmente dall'uso di colori intensi tesi a costituire un elemento strutturale ben definito rispetto alla rappresentazione pittorica.
Ne "La verità pittoresca" di Giovanni Battista Volpato, del 1685, viene evidenziata la sua abilità nell'àmbito del cosiddetto pittoresco, assimilabile a quella di artisti come Palma il Giovane e Francesco Mattei.
Nella sua carriera, Strozzi operò anche a Venezia - città nella quale morì - e sulla laguna seppe raccogliere le nuove influenze artistiche, derivate prevalentemente dall'opera di Paolo Veronese, in grado di meglio focalizzare l'aspetto di pura scenografia dei lavori che andava realizzando.

Bernardo Strozzi nasce a Genova ne 1581 da una famiglia non imparentata con l'omonima famiglia fiorentina.
Nel 1598, all'età di diciassette anni, aderì all'Ordine dei frati minori Cappuccini che poi lasciò nel 1608 alla morte del padre per mantenere la madre con il proprio lavoro di pittore. Gli resterà, come nome d'arte, quello de il Cappuccino.
Nel 1625 fu accusato di pratica illegale della pittura e quando sua madre morì, intorno al 1630, Strozzi fu costretto da un'ordinanza giudiziaria, dopo un breve periodo di reclusione, a rientrare nell'ordine dei Cappuccini. Per evitare il confino in monastero, decise così di trovare asilo nella Repubblica di Venezia, dove venne soprannominato il Prete genovese.
Gran parte del suo corpus artistico ha riguardato soggetti di carattere religioso e a sfondo biblico e le sue prime opere furono influenzate da insegnanti francescani. È il caso dell'"Adorazione dei pastori" del 1615. Nei suoi primi lavori - come ad esempio nell'"Estasi di San Francesco" - l'artista mostra anche di essere fortemente influenzato dall'ombrosità emotiva tipica di Caravaggio.
Ma già nella seconda decade del Seicento, quando si trova a Venezia, Strozzi inizia a sintetizzare un proprio stile personale che fonde disparate influenze, incluse quelle derivate da Rubens e da Veronese. Nel dipinto Incredulità di san Tommaso, lo sfondo è mutato rispetto ai lavori precedenti, ma il volto del Cristo riflette ancora lo stile tipico di Caravaggio.
L'influenza dell'arte veneziana derivata dai caravaggisti (come Jan Lys, morto nel 1629 e Domenico Fetti, morto nel 1623) è maggiormente ravvisabile nei successivi lavori contrassegnati da uno stile più morbido e apprezzato dai mecenati veneti. In particolare, appartengono al periodo, i dipinti Parabola del convitato a nozze (1630),Cristo consegna le chiavi del Paradiso a San Pietro (stesso anno), Carità di San Lorenzo (Venezia, chiesa di San Nicola da Tolentino) e la Personificazione della Fama (1635-1636).
Strozzi - che fu anche influenzato nella sua tecnica pittorica da Diego Velázquez, in visita a Genova fra il 1629 e il 1630 - vide consolidare la sua notorietà dopo che gli venne commissionato un ritratto del compositore Claudio Monteverdi. Da allora diversi furono i dipinti da lui realizzati raffiguranti notabili veneziani (Giovanni Grimani, il cardinale Federico Correr, il doge Francesco Erizzo, ecc.).
Suoi discepoli sono stati Giovanni Andrea de Ferrari (1598-1669), Giovanni Bernardo Carbone, Valerio Castello e Giovanni Benedetto Castiglione.
Opere di Strozzi sono conservate, oltre che alla Galleria di Palazzo Rosso di Genova e in chiese e musei di Venezia, in musei di tutto il mondo, fra cui l'Ermitage di San Pietroburgo, il museo di Belle Arti di Chambéry, l'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il museo Magyar Szépmüvészeti di Budapest, la National Gallery a Londra. In Spagna si trovano, in particolare, La Veronica e Tobia cura il padre cieco, presenti al Museo del Prado, e Santa Cecilia, custodito al Museo Thyssen-Bornemisza.



Opere citate nella trasmissione:



Adorazione dei pastori (1615 ca.; Baltimora, Walters Art Museum)
Santa Cecilia (1615 ca.; Genova, Palazzo Bianco)
Compianto sul Cristo morto (1615-17; Genova, Museo dell'Accademia Ligustica)
Incredulità di San Tommaso (1621 ca.; Genova, Palazzo Rosso)
Madonna con Bambino e San Giovannino (1620 ca.; Genova, Palazzo Rosso)
Tobia cura il padre (1620-25; Madrid, Prado)
Miracolo di San Diego di Alcalá (1625 ca.; Levanto, Santissima Annunziata)
San Lorenzo distribuisce gli arredi sacri ai poveri (1639-40; Venezia, San Niccolò)
Davide con la testa di Golia (1636 ca.; Cincinnati, Cincinnati Art Museum)
Ritratto di cavaliere di Malta (1630 ca.; Milano, Pinacoteca di Brera)
Ritratto di Federico Cornaro (1640 ca.; Venezia, Ca' Rezzonico)
Ritratto di Claudio Monteverdi (1640 ca.; Innsbruck, Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum)
La cuoca (1625 ca.; Genova, Palazzo Rosso)
Il pifferaio (1625 ca.; Genova, Palazzo Rosso)
Ritratto di Barbara Strozzi (1640 ca.; Dresda, Gemäldegalerie)


Altre Immagini


Web Gallery of Arts.

Commons


Relazioni

Allievo di: Cesare Corte - Pietro Sorri
Guardò a: Aurelio Lomi - Orazio Gentileschi - Ventura Salimbeni - Pieter Paul Rubens - Antoon van Dyck - Federico Barocci - Francesco Vanni - Caravaggio - Paolo Veronese - Tiziano
Maestro di: Valerio Castello - Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto - Sebastiano Mazzoni - Girolamo Forabosco - Clemente Bocciardo - Giovan Francesco Cassana
Guardarono a lui: Giovanni Andrea De Ferrari - Gioacchino Assereto - Giovanni Bernardo Carbone - Luigi Miradori - Giovanni Agostino Cassana - Francesco Maffei - Pietro Della Vecchia
Principali mecenati e committenti: famiglia Lomellini - Claudio Monteverdi


Libri


- Ezia Gavazza, Giovanna Rotondi Terminiello, Giovanna Nepi Sciré, Bernardo Strozzi, catalogo della mostra (Genova, Palazzo Ducale, 1995), Electa, 1995 (reperibile sul sito della casa editrice).


Musei


- Genova, Palazzo Rosso
- Genova, Palazzo Bianco
- Genova, Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
- Venezia, Gallerie dell'Accademia
- Venezia, Scuola Grande di San Rocco
- Venezia, San Nicola da Tolentino
- Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica
- Udine, Galleria d'Arte Antica
- Milano, Pinacoteca di Brera
- Milano, Museo Poldi Pezzoli
- Levanto (SP), Santissima Annunziata
- Londra, National Gallery
- Vienna, Kunsthistorisches Museum
- Parigi, Louvre
- Madrid, Prado
- Dresda, Gemäldegalerie
- Baltimora, Walters Art Museum
- Cincinnati, Cincinnati Art Museum
- San Pietroburgo, Hermitage


Approfondimenti


"La nota" - rubrica a cura di Ambra Grieco - La realtà della Cuoca

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Scheda del Podcast italiano


[ Info sul file ]

Nome: bernardostrozzi.mp3
Data: 29/12/2011 14:39:40
Dimensione: 21,065,379 bytes (20.09 MB)

[ ID3 tags ]

Title/songname/content desc: Bernardo Strozzi - Il Barocco a Genova
Lead performer(s)/soloist(s: Finestre sull'Arte - Il primo podcast per la storia dell'arte
Recording time: 2010
Comments: Dodicesima puntata
Content type: Blues

[ Info generiche ]

Tipo di file: MPEG-1 Layer III
Initial skip: 195 bytes
MPEG frames: 48762
Durata: 00:29:15 (1755.432 s)
Bitrate: 96 kbps CBR
Frequenza: 32000 Hz
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Mode: mono
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